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10 maggio 2010 1 10 /05 /maggio /2010 22:34

Durante la notte del 24° giorno dell'11° mese, che è il mese di Scebat (Gennaio-Febbraio), nel 2° anno di Dario Dio diede al giovane profeta Zaccaria una serie di 8 visioni riguardante il futuro d'Israele. Il Signore gli diede delle "buone parole, delle parole di conforto" (1.13).
Il Signore gli fece comprendere che provava una grande gelosia per Gerusalemme e un grande sdegno contro le nazioni (1:14).
Lui avrebbe abbattuto le nazioni avverse (1:18-21), restaurato Gerusalemme (2:4) e il rapporto con il suo popolo, Egli avrebbe ristabilito la Sua presenza in mezzo a loro, molte nazioni si sarebbero convertite a Lui e Israele sarebbe stato il Suo possesso particolare.

Come potrà essere Israele ristabilito davanti a Jahweh?
La risposta troviamo nella 4. visione.
Simbolicamente viene spiegato:
1. che il futuro d'Israele non dipende dai suoi meriti, ma dal proposito immutabile di Jahweh, dalla Sua sovrana grazia.
2. che il problema morale sarà risolto in maniera che il popolo peccaminoso potrà divenire un popolo di sacerdoti conforme alla sua chiamata (Es 19:6; Is 61:6).

Che cosa vide Zaccaria?
Il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all'angelo di Jahweh,

Che cosa vuol dire stare davanti all'angelo di Jahweh?
La tribù di Levi è stata separata dalle altre tribù "per stare davanti a Jahweh" (De 10:8) come gli angeli, pronti a eseguire subito qualsiasi suo ordine (Lc 1:19). Così Giosuè stava davanti all'angelo di Jahweh.

Chi stava alla destra di Giosuè? - Satana
Per fare cosa? Per accusarlo.

Non ci viene riferito di cosa Satana accusò Giosuè, ma possiamo intuirlo dal versetto 3 "Giosuè era vestito di vesti sudicie".
Come può il sommo sacerdote entrare nella presenza del Signore con vestiti non solo macchiati ma sudicie?
Il profeta Isaia aveva detto (Is 64:6): "Tutti quanti siamo diventati come l'uomo impuro, tutta la nostra giustizia come un abito sporco".

Quale era la reazione di Jahweh alle accuse di Satana?
Ci si aspetterebbe effetivamente che l'angelo di Jahweh parlasse, invece leggiamo Jahweh disse:
Ti sgridi Jahweh, Satana.
Ti sgridi Jahweh, che ha scelto Gerusalemme!
Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?

Per due volte disse "ti sgridi1 Jahweh" .

nota1: jig'ar che viene da ga'ar – rimproverare, minacciare, reprimere.

Quando il Signore sgrida succede qualcosa.
Al rimprovero del Signore apparve il fondo del mare, e le fondamenta del mondo furono scoperte, al soffio del vento delle sue narici (Sal 18:15).
Quando Gesù sgridò i venti e il mare si fece gran bonaccia e quando sgridò lo spirito impuro questi si dipartì dalla sua vittima 2.

nota 2: Mat 8:26 Ed egli disse loro: «Perché avete paura, o gente di poca fede?» Allora, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia.
Mat 17:18 Gesù sgridò il demonio e quello uscì dal ragazzo, che da quel momento fu guarito.

Per quale ragione dovrebbe essere sgridato?
1. Jahweh ha scelto Gerusalemme (1Re 11:36; 14:21) per mettervi il suo nome per sempre (2Re 21:7).
In Gerusalemme, sul Monte Sion Egli avrebbe riconciliato l'uomo con sè, da lì sarebbe uscito la sua legge, lì avrebbe regnato il suo Messia e in quel momento era quello il posto dove il sommo sacerdote doveva fare da intermediario fra Dio e il popolo tornato dalla Babilonia.
Rigetterà il Signore ciò che ha scelto? No!
La stessa risposta diede Paolo ai credenti di Roma (Ro 11:29).

2. Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?
Zaccaria, e le persone che lui rappresentava davanti a Dio, avevano già subito una dura punizione sotto i Babilonesi. È solo per la grazia di Dio che sono stati preservati dalla distruzione completa.
- Considerando la storia d'Israele questa nazione è stata continuamente nel fuoco, però Dio non ha mai permesso che fosse completamente consumata.

Che cosa disse l'angelo a quelli che gli stavano davanti?
«Levategli di dosso le vesti sudicie!»

Che cosa disse in seguito a Giosuè?
«Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici». Le vesti sudicie, simboleggiavano l'iniquità con cui lui e tutta la nazione, di cui egli, come sommo sacerdote era l'ufficiale rappresentante, era infetta.

Che cosa fece a questo punto il profeta, pur egli un capo dei sacerdoti (Ne 12:1-16), che fino a questo momento è stato un silenzioso spettatore di questa scena meravigliosa?
(5) – Egli disse: «Gli sia messo sul capo un turbante pulito!»

Quale fu l'immediata risposta?
Quelli gli posero sul capo un turbante pulito e gli misero delle vesti;
Ora era pienamente equipaggiato per poter rappresentare il popolo davanti a Dio come sommo sacerdote.

APPLICAZIONE
È bellissimo poter contemplare l'angelo del Signore e il suo intervento in favore di Giosuè. Ben possono applicarsi a Giosuè le parole che profeticamente furono pronunciate da Isaia del Servo di Dio
(50:8-9): "Vicino è colui che mi giustifica; chi mi potrà accusare?
Compariamo assieme! Chi è il mio avversario? Mi venga vicino! Il Signore, DIO, mi verrà in aiuto; chi è colui che mi condannerà?"

Allo stesso profeta il Signore aveva rivelato anche che: "Avverrà che i sopravvissuti di Sion e i superstiti di Gerusalemme saranno chiamati santi: chiunque, cioè, in Gerusalemme sarà iscritto
tra i vivi, una volta che il Signore avrà lavato le brutture delle figlie
di Sion, e avrà purificato Gerusalemme dal sangue che vi è stato
sparso, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio
(Is
4:3-4).

Come si addicono le parole di Is 61:10: "Io mi rallegrerò
grandemente nel SIGNORE, l'anima mia esulterà nel mio Dio; poi-
ché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto nel
mantello della giustizia, come uno sposo che si adorna di un diade-
ma, come una sposa che si adorna dei suoi gioielli."

Anche tutti noi ci siamo trovati nella stessa condizione di Giosuè.
Il nostro cuore era pieno di ogni impurità (Mt 15:19) e Gesù ci
ha purificati dai nostri peccati.
Nel brano profetico ci viene semplicemente detto che l'angelo del
Signore ha tolto a Giosuè la sua iniquità, senza spiegare che cosa ci
voleva per poterlo fare.
Noi lo sappiamo per grazia di Dio. Gesù ha dovuto caricarsi delle nostre
iniquità e espiarle. E noi siamo qui radunati per ringraziarlo.
L'odio di Satana contro ognuno di noi è grande quanto era
contro Giosuè. Sta scritto che Egli accusa giorno e notte i fratelli
davanti a Dio (Ap 12:10), eppure "noi abbiamo un avvocato presso
il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i
nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tut-
to il mondo"
(1Gv 2:1-2).
Con Paolo possiamo dire: "Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio
è colui che li giustifica. Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che
è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche inter-
cede per noi. Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tri-
bolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo,
la spada? ... Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli,
né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altez-
za, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'a-
more di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore"
Ro 8:33-35, 38-39.

Questo non toglie che siamo chiamati a vegliare che non
sporchiamo le nostre vesti di salvezza. Leggiamo in Apocalisse
16:15: "io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue
vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna".

A chi non ha ancora lavato le sue vesti naturali addosso Gesù dice:
Apocalisse 22:14 Beati quelli che lavano le loro vesti per aver dirit-
to all'albero della vita e per entrare per le porte della città!

Apocalisse 3:18 "io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco,
per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna
della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere".

Cosa fece in seguito l'angelo di Jahweh?
Zac 3:6-7 .. l'angelo del SIGNORE fece a Giosuè un solenne
ammonimento: Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Se tu
cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche
tu governerai la mia casa, custodirai i miei cortili e io ti darò libero
accesso fra quelli che stanno qui davanti a me".

I vesti sudici gli sono stati tolti per grazia.
Essendo in grazia di Dio per l'intervento dell'angelo di Jahweh
questo lo ammonisce solennemente di fare ora il suo dovere.

Anche noi siamo chiamati di camminare nelle vie del Signore e os-
servare quello che egli ci ha comandato con la prospettiva di gover-
nare con Cristo.

Ulteriori rivelazioni che il Signore fece a Giosuè e a coloro che stavano seduti
davanti a lui
(8) "Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni
che stanno seduti davanti a te! Poiché questi uomini servono da presagio".

I compagni che stanno seduti davanti a Giosuè sono gli ordinari sacerdoti in una riunione in cui si considerano i servizi da svolgere.
Essi stavano seduti davanti al sommo sacerdote come presidente della riunione3.

nota3: Ez 8:1; 14:1 - gli anziani erano seduti davanti al profeta.

Che cosa viene detto inoltre di questi compagni?
Sono uomini che servono di presagio (come i figli di Isaia - 8:18).
Tutto il sacerdozio di Aaronne era un tipo del vero sacerdote secondo l'ordine di Melchisedek, il quale ha un sacerdozio in eterno, che non si trasmette.
La chiave e la spiegazione di queste parole enigmatiche si trova nell'ultima frase del versetto 8:

Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio.
"Mio servo" è il titolo del Messia nella seconda parte del profeta Isaia (Is 42:1-6; 49:6; 53).
La designazione "mio Servo" sta qui nella combinazione con un altro titolo messianico: "mio servo, il Germoglio".

Quadruplo aspetto del Messia

1. Ger. 23:5-6; 33:15-16 il re ideale, il germoglio di Davide
2. Zac. 3:8 il mio servo il Germoglio
3. Zac. 6:12 l'uomo il cui nome è Germoglio, che edifica il tempio, sacerdote
4. Is. 4:2 il Germoglio di Jahweh - il frutto della terra.

Questo quadruplo quadro profetico del Messia viene riportato nei 4 Vangeli.
Matteo riporta: "ecco il tuo re" Zac. 9:9.
Marco riporta: "ecco il mio servo".

Si tratta del vangelo più breve che riporta più le azioni che non le parole di Gesù ed è composto di 2 sezioni che trattano il ministero in Galilea e la sua morte. Non c'è alcuna genealogia non necessaria per uno servo. Il vangelo era probabilmente scritto per i Romani.

Luca contempla "il figlio dell'uomo", l'uomo per eccellenza, il vero uomo, l'ideale rappresentante della razza, il secondo Adamo, per indicare il seme promesso della donna

Giovanni dipinge la deità di Cristo senza negare la sua perfetta umanità.
Non v'è una genealogia che va fino Abramo (Matteo) o Adamo (Luca), perché tramite lui tutte le cose sono state fate (1:3).
Giovanni delinea la sua divina origine. Colui che divenne carne e abitò fra di noi era nientemeno che l'unigenito del Padre.

Il vertice della profezia messianica è raggiunta nel versetto 9.
Che cosa dovevano fare Giosuè e i sacerdoti?
Guardare la pietra posta davanti a Giosuè;
Questa pietra porta il pensiero indietro fino a Is. 28:16 e Sl. 118:22

Che cosa ci viene detto in merito alla pietra che Jahweh ha messo davanti a Giosuè?
1. - "sopra un'unica pietra stanno sette occhi";
2. - "ecco, io vi inciderò quello che deve esservi inciso", dice il SIGNORE degli eserciti;
3. - "toglierò via l'iniquità di questo paese in un solo giorno.

1. I sette occhi sono gli occhi di Jahweh (4:10) che sono stati prima della fondazione del mondo su questo preziosa pietra angolare, che indica il diletto del Padre nel suo unigenito figlio.
In Ap 5:6 ci viene detto che l'agnello ha 7 occhi, che sono i sette spiriti di Dio.
In Is. 11:1-2 ci viene detto che lo Spirito di Dio, che è lo spirito di saggezza, d'intelligenza, di consiglio, di forza, di conoscenza, di timore riposerà sul Messia il rampollo.

2. Non sta scritto quale sarà l'iscrizione. C'è chi pensa che si tratti delle 5 ferite che Gesù ricevette sulla croce, che rimangono anche nel suo corpo immortale e parlano del suo sacrificio per noi.

3. Quale è questo giorno (yom echad)?
Si tratta del giorno del pentimento nazionale del popolo – Zac. 12:10-14; 13:1.
Allora vi sarà per Israele il Gran giorno dell'espiazione: Lev. 16:30; il Giubileo Lev. 25:9-10.
Paragone: Ge. 21:15-19 – La sorgente esisteva probabilmente già prima ma lei non la vedeva. Nella stessa maniera la sorgente della salvezza è già aperta da 2000 anni.

Il quadro termina con un bell'aspetto: con i giorni della pace.

Che cosa si farà in quel giorno?
(10) "In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, "voi vi inviterete gli uni gli altri sotto la vite e sotto il fico".
Sarà un giorno di grande gioia.
Es. 19:6 "e mi sarete un regno di sacerdoti, una nazione santa".
Isaia 61:6 "Ma voi sarete chiamati sacerdoti del SIGNORE, la gente vi chiamerà ministri del nostro Dio; voi mangerete le ricchezze delle nazioni, a voi toccherà la loro gloria".

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