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5 ottobre 2010 2 05 /10 /ottobre /2010 11:07

Testimonianza di Pietro e Maria Rosaria 
12 September 2009, ore: 12 e 16

Pietro Ungarese
Mi chiamo Ungarese Pietro, sono nato a Ceglie Messapica il 10 dicembre del 1949 ed ora vivo a Villa Castelli. Desidero condividere con voi la mia storia. Tutto iniziò quando, per motivi lavorativi raggiunsi, insieme al mio datore di lavoro, la fiera di Contursi Terme, un paese situato in provincia di Salerno. Si avvicinò a noi un uomo che lavorava in quella fiera esponendo macchine d’epoca per servizi matrimoniali. Chiacchierammo un po’ e ci invitò a pranzo a casa sua. Dopo aver pregato per il cibo che era a tavola,sentii improvvisamente un freddo gelido al mio cuore. Era come se “Qualcuno” mi stesse comunicando qualcosa; ebbene sì, quel “Qualcuno” mi stava suggerendo di chiedere una preghiera per la guarigione di mia moglie Maria Rosaria affetta da un tumore che aveva dato metastasi da ormai 10 anni. Nel pomeriggio, quando avevamo raggiunto la fiera, sollecitai quell’uomo di nome Abramo a pregare per mia moglie. I suoi occhi si illuminarono. Mi prese per mano, mi condusse nella mia tenda di lavoro e pregò per Maria Rosaria. La sera di quello stesso giorno quell’uomo mi suggerì di recarmi ad una conferenza cristiana che si teneva presso un hotel di Contursi Terme ed io accettai ben volentieri l’invito. A riempire la sala c’era una moltitudine di gente, tra cui il pastore della chiesa cristiana evangelica di Oliveto Citra, il sindaco di Oliveto ed il comandante dei Vigili Urbani. In quel posto si lodava Dio attraverso i canti e si pregava. Vi rimasi per circa mezz’ora, poi ritornai al mio lavoro. Ciò che vidi riempì il mio cuore di gioia. Così telefonai a mia moglie e le riferii ciò che mi accadde quel giorno. La domenica di quella stessa settimana il fratello Abramo chiese al mio dirigente se potevo assentarmi per un po’ ed ottenni l’autorizzazione. Ci recammo insieme nella chiesa cristiana evangelica di Oliveto Citra dove si teneva una riunione di culto. Inizialmente rimasi un po’ titubante, ma il mio cuore e il Signore Dio, mi stavano obbligando a rimanere in quel posto. Così rimasi lì per tutta la durata della riunione ed in seguito accettai Gesù come Salvatore e Signore della mia vita, rendendomi conto di non poter vivere la mia effimera vita senza la Sua divina presenza. Nell’agosto del 2006 scesi nelle acque battesimali in presenza di circa 650 persone. Fu per me un giorno indimenticabile che ha significato molto per la mia vita. Accettare un battesimo davanti a tanta gente ha significato per me ricevere una grande energia divina ed ho capito che da quel momento in poi il Signore non mi avrebbe più abbandonato. Sono pienamente convinto, ora più che mai, della sempre più crescente necessità che ho di continuare a camminare mano a mano con il mio Signore Gesù Cristo in una condizione di devozione perpetua e di continuare a credere nella Sua potenza. So per certo che la mia gratitudine verso di Lui terrà per sempre lontana ogni maledizione di Satana, perché Dio rappresenta solo ed esclusivamente amore. Grazie all’aiuto di Dio oggi il mio cuore, pieno di fede in Lui, mi fa continuamente capire che è importante che io diffonda, attraverso la mia testimonianza, ciò che Dio ha fatto per me per aiutare tante altre persone e famiglie che non sanno come trovare una via d’uscita ai loro problemi. Dio è la soluzione ad ogni problema, Lui è l’unica via d’uscita! Sono sicuro che, attraverso la preghiera continua dei miei fratelli e delle mie sorelle, riusciremo a sconfiggere la malattia fisica e spirituale di tutti coloro che soffrono, ma sempre con il continuo aiuto dello Spirito Santo che ci protegge e che giorno e notte assiste da 10 anni mia moglie Maria Rosaria. La guarigione di mia moglie sarà possibile, secondo la volontà di Dio, anche grazie alla sua forza interiore unita alla fede in Dio. Non posso così non ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla mia crescita spirituale ed in modo particolare non posso fare a meno di ringraziare il mio Signore Gesù Cristo per la Sua continua protezione. Non posso non ringraziarLo per il coraggio che mi dà di apprezzare ogni giorno il dono prezioso della vita.

Davanti a Dio Onnipotente e al Signore Gesù Cristo dichiaro che Gesù è il mio personale Signore e Salvatore. Io confesso con la mia bocca che Gesù è il Signore. Credo col mio cuore che Dio lo ha risuscitato dalla morte. Gesù è il mio Signore e Salvatore. Io sono salvato. Non sono più perduto, ma salvato perché ho sinceramente aperto il mio cuore a Gesù. Sono salvato perché Dio lo ha stabilito. Dio è il mio Padre celeste. Io sono un figlio di Dio. Grazie, Padre, per la vita eterna. Vivrò con te per sempre. Non vivrò più con la paura di essere perduto perché ho conosciuto la verità e la verità mi ha fatto libero! Grazie Dio per la certezza della salvezza!
Ungarese Pietro

Maria Rosaria Cantoro
Mi chiamo Maria Rosaria e vorrei raccontarvi la mia esperienza con il Signore. Tutto è iniziato nell’anno 2006 quando mio marito, che lavorava in una fiera nella località di Contursi Terme (Sa), mi chiamò per chiedermi come mi sentivo. Gli risposi che stavo bene, anche se quella sua domanda mi turbò un po’. Mi raccontò che aveva conosciuto un fratello della Comunità Cristiana Evangelica di Oliveto Citra che stava pregando per la mia guarigione. Io ero molto scettica riguardo agli insegnamenti che mio marito aveva ricevuto in quei giorni. Nel mese di giugno ci recammo insieme a casa di quel fratello che mio marito aveva conosciuto durante la fiera e conobbi così la sua famiglia. Ci parlarono di Gesù e nel mese di luglio quel fratello ci portò su una montagna, dove si teneva un incontro di preghiera. Il mio cuore mi suggerì di chiedere preghiera per mia figlia che non vedevo da quindici anni e con la quale non avevo mai avuto un buon rapporto. Dopo aver pregato per mia figlia, squillò il mio cellulare. Era lei! Mi assicurò di stare bene. Esattamente un attimo prima quel fratello mi disse che in meno di dieci minuti avrei ricevuto una chiamata da mia figlia, e così fu. Un martedì sera, poi, ci recammo ad una riunione di culto e vidi alcuni fratelli e alcune sorelle che piangevano. La cosa mi infastidì molto e incolpai mio marito di avermi condotto in quel luogo. Udii, ad un tratto, una voce dentro di me che mi invitava a rimanere lì e così iniziai a chiedere al Signore la guarigione per il mio corpo, dato che ero affetta da una brutta malattia. Da quel momento in poi iniziai a frequentare costantemente le riunioni di culto. La domenica mattina di quella stessa settimana, ci recammo tutti insieme nella chiesa di Oliveto Citra e, nel pomeriggio, nella chiesa di Bellizzi, dove erano presenti tutti i pastori della Valle del Sele. Eravamo circa 300 persone in quel luogo. Mio marito si alzò per testimoniare davanti a tutta quella gente, ringraziando il Signore Gesù per la certezza della guarigione che Egli avrebbe operato in me. La sera, quando ritornammo a casa del fratello che ci ospitava, sentii mio marito sussurrare che avrebbe fatto il battesimo ad Oliveto Citra nel mese di agosto, durante il quale si sarebbero battezzati anche altri fratelli e sorelle. Compresi allora la sua volontà, ma gli dissi che non avrebbe dovuto obbligare anche me a fare quel passo perché volevo sentirmi libera. La sera della nostra partenza alcuni fratelli in Cristo ci invitarono a cena da loro. Parlai con una sorella riferendole tutti i miei dubbi. Lei mi tranquillizzò e prese due Bibbie, una in uso nella Chiesa Cattolica ed una in uso nella Chiesa Evangelica. Le confrontammo e conclusi che erano identiche. Nonostante ciò rimasi comunque sulle mie e mi convincevo sempre più della necessità che avevo di sentirmi libera. Con il passare dei giorni qualcosa cambiò nel mio cuore. Mio marito continuava a pregare per la mia guarigione e decisi di battezzarmi con lui. Fu una bellissima esperienza! In quel periodo poi i medici mi informarono che i valori tumorali si stavano abbassando. Successivamente mi recai da mia figlia e, nel viaggio di ritorno per Villa Castelli, mi resi conto che, alla stazione ferroviaria di Milano Centrale, mi avevano derubato di due cellulari, di 300 euro e persino dei miei farmaci. Come avrei dovuto reagire di fronte a quello spiacevole episodio? Avrei dovuto perdere la fede nel mio Signore Gesù? No! Così io e mio marito continuammo con forza a credere nella potenza di Dio e a seguire la Sua volontà. Il mio animo è riconoscente verso la Comunità Cristiana Evangelica di Oliveto Citra e sono sempre più convinta che, anche quando non tutto va come vorresti, la fede in Dio continua a guidare la tua vita, insieme alla certezza che Dio esiste davvero. Mi sento quindi motivata, ora più che mai, a credere in quella forza incommensurabile che il Signore Gesù trasmette al cuore attraverso la preghiera. Il Signore è la guida in grado di annientare senza alcuna difficoltà i mali più atroci che l’uomo provoca a sé stesso e ad altri. Il Signore si è fatto carico delle nostre sofferenze per riscattare le nostre vite ed allontanarci dal peccato. Prego con solidarietà e fede per tutte le famiglie bisognose nel nome del nostro Signore Gesù Cristo. Sia lodato il Signore in eterno!

UNA BUONA SCELTA DI VITA
Oh Dio, io so che senza Gesù sono perduta.
So che senza Gesù morirò e andrò all’inferno.
Ma io, oh Dio, non voglio essere perduta. 
Voglio essere salvata.
Mi allontano dal diavolo e dalla mia vecchia vita. 
Non ritornerò mai indietro.
Io scelgo te Gesù e Ti chiedo di venire nel mio cuore.
Sii il mio Signore e Salvatore.
Dio,adesso Tu sei più che il mio Dio.
Tu sei il mio Padre celeste ed io sono tua figlia.
Ora faccio parte della famiglia di Dio. 
Grazie Gesù per avermi salvata.
Amen.
Cantoro Maria Rosaria 

Io Pietro, con la presente dichiarazione, vorrei ringraziare il pastore Pasquale Gigante, la comunità cristiana evangelica di Oliveto Citra, nonché tutte le comunità limitrofe della Valle del Sele, per l’impegno e l’esercizio della loro attività evangelistica che svolgono attraverso le preghiere per la guarigione di Maria Rosaria. Insieme preghiamo che il nostro Signore Gesù possa, con la Sua continua assistenza e protezione, preservarla dalla malattia. Estendo anche il mio grazie al fratello Abramo Cilmo e a tutta la sua famiglia per la generosa ospitalità che ci offrono da sempre, oltre al solidale raccoglimento in preghiera a favore di Maria Rosaria. Sia, il nostro Signore Gesù, benedetto in eterno. Alleluia.
Pietro e Maria Rosaria 

Signore Gesù,
solo Tu sei il medico divino! Nella Tua vita terrena hai aiutato coloro che soffrivano e hai affidato anche ai tuoi discepoli il ministero della guarigione. Rendici sempre pronti ad alleviare le pene dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che soffrono. Signore, solo Tu puoi fare cose meravigliose sulla Terra. Tu sei Dio, sei il Re di tutto il creato.
A Te sia la lode e l’adorazione in eterno!

Da tempo chiedevamo a Dio in preghiera di farci incontrare dei credenti, così il Signore ha voluto che incontrassimo il fratello Pietro in un centro per anziani. Mentre testimoniavamo del Signore Gesù Cristo, ci siamo riconosciuti fratelli in Cristo Gesù. Abbiamo saputo del suo battesimo e di quello di sua moglie e ci siamo grandemente rallegrati. Il Signore sta operando meravigliosamente aprendo cuori all’Evangelo. Stiamo curando un gruppo a Corato con una sorella che si chiama Lucia. Dio vi benedica, pace a voi!
Vi salutiamo nell’amore del Signore,
Il fratello Antonio e la sorella Renata


Rendiamo gloria a Dio perché Egli si è servito di voi per far sì che Pietro a Maria Rosaria si avvicinassero a Lui. Oggi, 11 settembre 2006, siamo stati ospiti in casa di questa cara coppia e lo Spirito Santo ha convinto il loro cuore a disfarsi di statuette ed immaginette varie. Hanno fatto davvero una meravigliosa pulizia. Siamo certi che Dio li benedirà grandemente per la loro ubbidienza alla Sua Parola.
Il fratello Antonio e la sorella Renata

ETERNA GIOVINEZZA

Un eterno legame tra la vita e la giovinezza
ti lega ancora alla tua felicità, Maria Rosaria.
Quante parole avrai ancora da esternare,
quanto amore hai dato
e quanto ne avrai ancora da dare.
Non avrà tregua alcuna
quel male tormentoso
che lontano ti vuole portare. 
Su di te vedo aleggiare senza sosta
l’eterna luce divina 
che, nel normale consumarsi dei giorni,
ti riscalderà come un fanciullo ancora in fasce.
Né dolore né lacrima alcuna
sentirai e avrai più,
ma sentirai e contemplerai
per sempre
la protezione del NOSTRO SIGNORE GESÚ.

Villa Castelli, 10marzo 2008 Angelo Tagliaferri

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