Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 19:29
Cupidigia

Citazioni sulla cupidigia e l'avidità.

  • L'avidità non ama che il denaro, cosa non certo tipica dei saggi; questa forma di avidità è simile ad un veleno mortale; illanguidisce il corpo e l'animo dell'uomo; è sempre inesauribile e insaziabile, né l'abbondanza, né la penuria di mezzi riescono a placarla. (Gaio Sallustio Crispo)
  • L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha impostato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. (Wall Street)
  • La cupidigia, l'avere come orizzonte della propria vita l'arricchimento e l'accumulazione di beni o la soddisfazione di bisogni artificiali si risolve facilmente in angoscia e in nevrosi.
Condividi post
Repost0
25 ottobre 2009 7 25 /10 /ottobre /2009 15:16
Caratteristiche della chiesa Le chiese dei Fratelli sono di tipo "congregazionalista" - ed è questa la ragione fondamentale per cui è più corretto usare il plurale (non esiste "la" chiesa dei fratelli in Italia, ma esistono diverse chiese dei fratelli, comunità locali strette da vincoli di amicizia e comunione ma che si reggono ciascuna autonomamente dalle altre e senza vincoli di tipo gerarchico). L'organo decisionale di solito è costituito dall'Assemblea di Chiesa (vale a dire l'assemblea che riunisce tutti i membri battezzati che frequentano la comunità), coadiuvata da un gruppo di fratelli "anziani".
Condividi post
Repost0
25 ottobre 2009 7 25 /10 /ottobre /2009 15:08
1Cronache 18

Ampliamento territoriale del regno di Davide; pubblici ufficiali
=2S 8:1-14; 1S 18:14 (Sl 60; 108) 2Co 2:14
1 Dopo questi fatti, Davide sconfisse i Filistei, li umiliò e tolse di mano ai Filistei Gat e i villaggi vicini.
2 Sconfisse pure i Moabiti; e i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide.
3 Davide sconfisse anche Adadezer, re di Soba, verso Camat, mentre egli andava a stabilire il suo dominio sul fiume Eufrate. 4 Davide gli prese mille carri, settemila cavalieri e ventimila fanti; tagliò i garretti a tutti i cavalli da tiro, ma riservò dei cavalli per cento carri.
5 Quando i Siri di Damasco vennero per soccorrere Adadezer re di Soba, Davide ne uccise ventiduemila. 6 Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria di Damasco, e i Siri divennero sudditi e tributari di Davide; e il SIGNORE lo rendeva vittorioso dovunque egli andava.
7 Davide tolse ai servi di Adadezer i loro scudi d'oro e li portò a Gerusalemme. 8 Davide prese anche una grande quantità di bronzo a Tibat e a Cun, città di Adadezer. Salomone se ne servì per fare il Mare di bronzo, le colonne e gli utensili di bronzo.
9 Quando Tou, re di Camat, ebbe udito che Davide aveva sconfitto tutto l'esercito di Adadezer, re di Soba, 10 mandò al re Davide Adoram, suo figlio, per salutarlo e per benedirlo perché aveva mosso guerra a Adadezer e l'aveva sconfitto (Adadezer era sempre in guerra con Tou); e Adoram portò con sé ogni tipo di vasi d'oro, d'argento e di bronzo. 11 Il re Davide consacrò anche quelli al SIGNORE, come aveva già consacrato l'argento e l'oro che aveva portato via a tutte le nazioni: agli Edomiti, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei e agli Amalechiti.
12 Abisai, figlio di Seruia, sconfisse pure diciottomila Edomiti nella valle del Sale. 13 Mise delle guarnigioni in Idumea, e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide; e il SIGNORE rendeva Davide vittorioso dovunque egli andava.

=2S 8:15-18
14 Davide regnò su tutto Israele, facendo valere il diritto e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo. 15 Ioab, figlio di Seruia, comandava l'esercito; Giosafat, figlio di Ailud, era archivista; 16 Sadoc, figlio di Aitub, e Abimelec, figlio di Abiatar, erano sacerdoti; Savsa era segretario; 17 Benaia, figlio di Ieoiada, era capo dei Cheretei e dei Peletei; e i figli di Davide erano i primi al fianco del re.

Condividi post
Repost0
22 ottobre 2009 4 22 /10 /ottobre /2009 16:07

La riforma protestante]

Questa voce è parte della serie
Lutherrose.svg
Luteranesimo

Le cause 

La causa più particolare fu la polemica sorta a seguito delle 95 tesi di Lutero pubblicate contro la vendita delle indulgenze in Germania e in altre parti d'Europa. Lutero appese le tesi sulla cattedrale come forma di protesta contro la chiesa. Le cause della Riforma sono molteplici e spesso intrecciate fra loro:

  1. Tra le cause maggiori vi fu la posizione di Lutero rispetto all'organizzazione ecclesiastica nella diffusione della parola di Dio: le messe all'epoca erano celebrate in latino ed era difficile poter leggere direttamente la Bibbia dato che questa non era tradotta nella lingua volgare (esistevano tuttavia già traduzioni in tedesco, in italiano, in francese ecc, ma non usate nella liturgia) e quindi solo poche persone dotte potevano accostarsi alla lettura delle sacre scritture. Lutero - che era invece favorevole ad un diretto avvicinamento di tutti i fedeli alla Bibbia - nella lettura delle Scritture ravvisò anche molte contraddizioni tra l'operato del clero cattolico e la stessa dottrina cristiana. Sostenendo che la Bibbia era un libro destinato all'uomo e che ogni individuo aveva il diritto di leggerla direttamente (senza l'intermediazione della cerchia ristretta del clero), tradusse la Bibbia in tedesco e, grazie alla precedente invenzione della stampa, ne curò l'edizione in molte copie per la successiva diffusione in Germania. La predicazione di Lutero da un lato riprendeva motivi anticlericali diffusi nella società tedesca ed europea e dall'altro propose in modo convincente e vigoroso un nuovo modo di vedere il rapporto con Dio e la Chiesa che la scrittura stessa insegnava, soprattutto attraverso una lettura rinnovata delle epistole di San Paolo. Seppe anche avvalersi di collaboratori come Filippo Melantone, umanisti e tendenzialmente conservatori, che evitarono estremismi che avrebbero reso il protestantesimo poco gradito ai principi e alle città che ne furono i promotori. A causa delle 95 tesi esposte da Martin Lutero egli stesso fu perseguitato dalla chiesa cattolica che cercava in tutti i modi di eliminarlo, ragione per cui egli ricevette protezione da alcuni principi tedeschi.
  2. Altra causa fu la rilassatezza della gerarchia ecclesiastica cattolica che perseguiva obiettivi economici e di potere. Al tempo le cariche ecclesiastiche potevano essere cumulate per beneficiare di più rendite e senza che a queste corrispondesse effettivamente lo svolgimento di un ministero ecclesiastico. Al beneficium spesso non corrispondeva l'officium. La predicazione era il più delle volte affidata agli ordini mendicanti, mentre vescovi e abati dei grandi monasteri erano spesso membri di famiglie di nobili che si disinteressavano dell'aspetto religioso dell'amministrazione delle diocesi. Ciò indebolì la reazione religiosa, più che quella politica, alle critiche teologiche di Lutero verso l'organizzazione ecclesiastica.
  3. La chiesa possedeva vasti territori e riscuoteva decime. I nobili passati al protestantesimo potevano secolarizzare queste proprietà e prenderne possesso, rendendole ereditarie. Fu in questo modo che ad esempio si costituì il nucleo della Prussia, con la secolarizzazione dei territori dell'Ordine Teutonico dopo che il Gran maestro Albert di Hohenzollern passò al luteranesimo.
  4. A tutto questo si intrecciò il fattore politico. Il Sacro Romano Impero era un organismo complesso, costituito dall'imperatore, al tempo Carlo V, che doveva regnare con il consenso dei principi e dei feudatari. La religione divenne un importante elemento in questo equilibrio precario, a sua volta in relazione con il papato, con le altre monarchie europee e minacciato dalla Turchia nelle frontiere sud orientali.
Condividi post
Repost0
22 ottobre 2009 4 22 /10 /ottobre /2009 16:04

La dottrina luterana e le sue conseguenze 

Il luteranesimo prevede un diverso approccio delle Sacre Scritture rispetto alla Chiesa Cattolica, nel senso che le dottrine della Chiesa devono essere verificate dalla Bibbia.

Nel periodo medievale, la morte era continuamente in agguato e per l'uomo del tempo la preoccupazione principale era come salvare la propria anima. Anche Lutero ebbe tale preoccupazione e la superò elaborando sulla sua esperienza la teoria della giustificazione per fede, ossia in pratica l'uomo può salvare la sua anima avendo fede in Gesù Cristo e negando valore salvifico alle opere buone.

Altro punto della Riforma Protestante era la lettura diretta delle Sacre Scritture. Lutero notava che al suo tempo i preti non erano preparati dal punto di vista teologico e molti di essi si limitavano a recitare, non senza imperfezioni, frasi in latino. Al popolo non era permesso leggere la Bibbia, essendo questa letta in latino dal sacerdote e da quest'ultimo spiegata ad essi. Lutero provvide a tradurre la Bibbia dall'ebraico e dal greco al tedesco. Sebbene non fu il primo (esistevano numerose traduzioni cattoliche in tedesco prima di Lutero), la sua versione della Bibbia fu la più importante in lingua tedesca.

In merito all'Eucaristia, che Lutero chiamava "Sacramento dell'Altare" o "Santa Cena", egli negava la transustanziazione, presenza reale di Gesù mediante la trasformazione di pane e vino in corpo e sangue di Cristo, affermando invece la consustanziazione, presenza reale di Gesù insieme al pane e al vino. In merito alla Santa Cena, la cui liturgia era celebrata nella lingua del popolo ma parzialmente anche in latino, non vi è uniformità di vedute da parte degli altri protestanti.

La Riforma negò che ci potessero essere altri intermediari tra l'uomo e Dio al di fuori di Gesù Cristo. Ne consegue il rifiuto dell'invocazione dei santi, di Maria, e del ruolo intercessore della chiesa. La riforma nega che il cristianesimo possa avere come capo una persona, avendo come unico capo Gesù Cristo. L'organizzazione delle chiese luterane era basata su tre modalità: quella episcopale, quella presbiterio-sinodale, in cui il principe rivestiva il ruolo di episcopo nel suo territorio.

Le dottrine della chiesa devono essere verificate dalle Sacre Scritture: non sono più necessari intermediari per la salvezza, viene quindi ridimensionata la gerarchia ecclesiastica e restano, come sacramenti il battesimo, (viene mantenuta parzialmente anche la confessione), l'eucarestia, nella quale si riafferma la presenza reale ma si nega ( o si riduce ad opinione privata) la transustanziazione, in favore della consustanziazione. Gli altri sacramenti tradizionali, come il matrimonio o l'ordine sacro non sono aboliti ma considerati riti ecclesiastici.

Condividi post
Repost0
20 ottobre 2009 2 20 /10 /ottobre /2009 20:42
Giovanni

Prologo
1:1 Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 2 Essa era nel principio con Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 4 In lei era la vita; e la vita era la luce degli uomini; 5 e la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno ricevuta. 6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Egli venne come testimone per render testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. 8 Egli stesso non era la luce, ma venne per render testimonianza alla luce. 9 La vera luce che illumina ogni uomo, era per venire nel mondo. 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. 11 È venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome; 13 i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma son nati da Dio. 14 E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria come quella dell'Unigenito venuto da presso al Padre. 15 Giovanni gli ha resa testimonianza ed ha esclamato, dicendo: Era di questo che io dicevo: Colui che vien dietro a me mi ha preceduto, perché era prima di me. 16 Infatti, è della sua pienezza che noi tutti abbiamo ricevuto, e grazia sopra grazia. 17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità son venute per mezzo di Gesù Cristo. 18 Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l'ha fatto conoscere.

Testimonianza di Giovanni Battista
(Cfr. Matteo 3:11-17; Marco 1:7-11; Luca 3:15-22)
19 E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da Gerusalemme de' sacerdoti e dei leviti per domandargli: Tu chi sei? 20 Ed egli lo confessò e non lo negò; lo confessò dicendo: Io non sono il Cristo. 21 Ed essi gli domandarono: Che dunque? Sei Elia? Ed egli rispose: Non lo sono. Sei tu il profeta? Ed egli rispose: No. 22 Essi dunque gli dissero: Chi sei? affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che dici tu di te stesso? 23 Egli disse: Io son la voce d'uno che grida nel deserto: Addirizzate la via del Signore, come ha detto il profeta Isaia. 24 Or quelli ch'erano stati mandati a lui erano de' Farisei: 25 e gli domandarono: Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta? 26 Giovanni rispose loro, dicendo: Io battezzo con acqua; nel mezzo di voi è presente uno che voi non conoscete, 27 colui che viene dietro a me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio de' calzari. 28 Queste cose avvennero in Betania al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. 29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva a lui, e disse: Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! 30 Questi è colui del quale dicevo: Dietro a me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me. 31 E io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato ad Israele, son io venuto a battezzar con acqua. 32 E Giovanni rese la sua testimonianza, dicendo: Ho veduto lo Spirito scendere dal cielo a guisa di colomba, e fermarsi su di lui. 33 E io non lo conoscevo; ma Colui che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quel che battezza con lo Spirito Santo. 34 E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figliuol di Dio.
Condividi post
Repost0
20 ottobre 2009 2 20 /10 /ottobre /2009 20:27
luca 11:27 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna di fra la moltitudine alzò la voce e gli disse: Beato il seno che ti portò e le mammelle che tu poppasti! Ma egli disse: 28 Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e l'osservano!SIGIL NIFICA CHE mARIA NON è BEATA COME DICONO LORO!DOBBIAMO LEGGERE LA BIBBIA E OSSERVARNE IL SUO CONTENUTO NON FARE SANTI E DIRE BUGIE COME è STATO SCRITTO papa IX
16 giugno 1875 in cui consacrò il mondo cattolico al Sacro Cuore di Gesù, l'8 dicembre 1854 in cui si sancì definitivamente il dogma dell'Immacolata concezione della Beata Vergine Maria ovverosia che la Madonna era immune dal peccato originale.Sono solo bugie!
Condividi post
Repost0
20 ottobre 2009 2 20 /10 /ottobre /2009 20:21
Un po di storia su certi papi che dicono di essere vicari di cristo
ma fanno tutto quello che non dovrebbero fare.Gesu ha detto non amte il mondo no fate come ha fatto questo papa

Dopo appena un mese dalla sua elezione, il 16 luglio, Pio IX concesse un'amnistia ai condannati politici che provocò reazioni a dir poco vaste e che fu salutato dai riformatori come evento epocale.
Ma fa il papa o il politico?io come ho scritto ha fatto il contrario di quello che ha detto Gesu:non amte il mondo!
Condividi post
Repost0
16 ottobre 2009 5 16 /10 /ottobre /2009 19:02
Il rapimento della chiesa; il ritorno del Signore

1Co 15:19-58; Fl 3:20-21

- 4:13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.

- 4:14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.

- 4:15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati;

- 4:16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo;

- 4:17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.

- 4:18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

 

(Mt 24:36-51; Lu 12:35-40; 21:34-36) Ro 13:11-14; Gl 1:15

- 5:1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva;

- 5:2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte.

- 5:3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.

- 5:4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro;

- 5:5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.

- 5:6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri;

- 5:7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte.

- 5:8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza.

- 5:9 Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo,

- 5:10 il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

- 5:11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate.

Ultime raccomandazioni

Eb 13:7, 17; Ga 6:1-2; Ro 12:17-21

- 5:12 Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono,

- 5:13 e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi.

- 5:14 Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.

- 5:15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti.

 

Ro 12:12, 9; Ef 5:18-20

- 5:16 Siate sempre gioiosi;

- 5:17 non cessate mai di pregare;

- 5:18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

- 5:19 Non spegnete lo Spirito.

- 5:20 Non disprezzate le profezie;

- 5:21 ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene;

- 5:22 astenetevi da ogni specie di male.

 

Eb 13:20-21; 1Co 1:8-9; 2Co 13:12-13

- 5:23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

- 5:24 Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo.

- 5:25 Fratelli, pregate per noi.

- 5:26 Salutate tutti i fratelli con un santo bacio.

- 5:27 Io vi scongiuro per il Signore che si legga questa lettera a tutti i fratelli.

- 5:28 La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.

Condividi post
Repost0
16 ottobre 2009 5 16 /10 /ottobre /2009 18:38
1Cronache 9
Abitanti di Gerusalemme dopo il ritorno dalla deportazione
Ne 11:1-9; Sl 122; 137:5-6
1 Tutti gli Israeliti furono registrati nelle genealogie, e si trovano iscritti nel libro dei re d'Israele. Giuda fu deportato a Babilonia, a causa delle sue infedeltà. 2 I primi abitanti che si stabilirono nelle loro proprietà e nelle loro città erano Israeliti, sacerdoti, Leviti e Netinei.
3 A Gerusalemme si stabilirono alcuni dei figli di Giuda, dei figli di Beniamino, e dei figli di Efraim e di Manasse. 4 Dei figli di Perez, figlio di Giuda: Utai, figlio di Ammiud, figlio di Omri, figlio di Imri, figlio di Bani. 5 Dei Siloniti: Asaia il primogenito, e i suoi figli. 6 Dei figli di Zera: Ieuel e i suoi fratelli: seicentonovanta in tutto. 7 Dei figli di Beniamino: Sallu, figlio di Mesullam, figlio di Odaiva, figlio di Assenua; 8 Ibneia, figlio di Ieroam; Ela, figlio di Uzzi, figlio di Micri; Mesullam, figlio di Sefatia, figlio di Reuel, figlio d'Ibnia; 9 e i loro fratelli, secondo le loro generazioni, novecentocinquantasei in tutto. Tutti questi erano capi delle rispettive case patriarcali.
Condividi post
Repost0